Santa Fiora, il paese dell’acqua
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Ai piedi del Monte Amiata, Santa Fiora è uno dei Borghi più belli d’Italia
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Santa Fiora
Lo chiamano il paese dell’acqua, un elemento che ha sempre avuto un ruolo centrale nella storia di Santa Fiora, incantevole borgo toscano situato nel cuore della Maremma grossetana.
Adagiato ai piedi del maestoso Monte Amiata, il borgo si distingue per la sua atmosfera autentica e per la sua bellezza storica, tanto da essere insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano ed essere annoverato tra i Borghi più belli d’Italia.
I primi riferimenti storici al borgo risalgono all’anno 833, segno di un passato millenario ancora oggi visibile nelle sue architetture: chiese, conventi, cappelle e resti delle antiche mura raccontano una lunga storia fatta di spiritualità, cultura e vita rurale.
Santa Fiora nasce attorno alle sorgenti del fiume Fiora, che ancora oggi sgorgano limpide dalla Peschiera. Le acque, raccolte in una grande vasca dominata da due delfini con tridente, venivano un tempo utilizzate come abbeveratoio e lavatoio pubblico. Questo spazio suggestivo è oggi uno dei luoghi più fotografati e simbolici del borgo.
L’acqua continua ad essere protagonista anche in epoca moderna grazie alla centrale geotermica di Bagnore 3, un’opera d’architettura contemporanea perfettamente integrata nel paesaggio amiatino, esempio virtuoso di sostenibilità e innovazione tecnologica.
Situato sul versante meridionale del Monte Amiata, il centro storico di Santa Fiora si sviluppa su un colle ed è suddiviso in tre terzieri: Castello, Borgo e Montecatino, che degradano dolcemente verso le sorgenti.
Il terziere di Castello è il nucleo più antico, con una splendida piazza medievale circondata dai resti delle fortificazioni originarie: la torre, i basamenti a scarpa, la torre dell’orologio e il Palazzo Sforza Cesarini del XVI secolo, oggi sede del Municipio.
Attraverso la porta medievale detta “Porticciola” si accede al terziere di Borgo, da cui si apre una splendida vista sulla valle del Fiora, sul Monte Calvo e sul Monte Labro, luogo mistico e caro alla memoria di David Lazzaretti.
Passando per porta San Michele si entra nel terziere di Montecatino, la parte più recente del centro storico. Qui, grazie alla ricchezza d’acqua, fiorirono antiche manifatture e opifici. A dominare è la Peschiera, uno specchio d’acqua incantevole che racchiude tutta la poesia del borgo.
Partendo dal paese, si possono intraprendere numerose escursioni a piedi, in bicicletta, a cavallo o in E-bike. Percorsi immersi nella natura attraversano faggete secolari, come quella del Monte Amiata, la più grande d’Europa, oppure si dirigono verso la centrale geotermica Bagnore 4 e la Galleria delle Sorgenti del Fiora, luoghi d’interesse scientifico e paesaggistico.
Santa Fiora (video)
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